Dopo il secondo giorno di trattative per la pace a Gaza sembrano esserci novità tra Israele e Hamas. Donald Trumè si è sbilanciato.
Il primo round dei negoziati di pace per Gaza andato in scena in Egitto aveva lasciato buone impressioni in Donald Trump. A quanto pare, anche la seconda giornata di trattative potrebbe aver portato ad una svolta nel raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas. Il tycoon si è detto, infatti, positivo per le prossime ore.

Negoziati di pace per Gaza: parla Trump
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a seguito del secondo giorno di negoziati per la pace a Gaza che si sono tenuti in Egitto, ha dichiarato che esiste una “reale possibilità” di un accordo di pace nella Striscia. Nello specifico, il tycoon si è sbilanciato parlando nello Studio Ovale della Casa Bianca: “C’è una reale possibilità che possiamo fare qualcosa”. Il numero uno americano ha anche aggiunto che i negoziatori statunitensi sono coinvolti nei colloqui. “Abbiamo molto potere, faremo tutto il possibile per garantire che tutti aderiscano a questo accordo”, ha spiegato il tycoon con accanto il Primo Ministro canadese, Mark Carney. Successivamente il presidente USA ha rivolto un pensiero alle famiglie delle vittime del 7 ottobre 2023.
Le condizioni di pace
Sebbene il premier di Israele, Netanyahu, abbia parlato di “ottimismo, ma molta cautela”, alcuni media come l’agenzia Efe dal Cairo e Sky News Arabia, citando fonti palestinesti, avrebbero riferito che Hamas abbia accettato il disarmo ma, allo stesso tempo, starebbe rifiutato “la presenza dell’ex primo ministro britannico Tony Blair come governatore di Gaza”. Allo stesso tempo, tra le condizioni accettate, ci sarebbe il fatto che Blair possa svolgere un ruolo da supervisore ma a distanza. Per quanto riguarda il piano di Trump per Gaza, Hamas avrebbe espinto “categoricamente” la consegna della Striscia di Gaza a un comitato di transizione internazionale.